Ieri, 10 Luglio 2013, a Gela, gli americani hanno ricordato lo sbarco alleato in Sicilia (la famosa Operazione Husky) avvenuta 70 anni fa. Secondo alcuni, non bisogna mai dimenticare questa data perchè segnò la fine del nazifascismo in Sicilia.
Peccato però che la fine di una dittatura, non significò per la Sicilia libertà, nè tanto meno miglioramento. Dalla dittatura fascista infatti, si passò alla dittatura economico-militare italoamericana.
Gli alleati, in quel famoso giorno, infatti, gettarono le basi per la nascita di una colonia italo-americana che ancora oggi nel 2013, vive questa condizione. Ma perfino in Sicilia, c’è chi si è stancato di subire.
La creazione a Niscemi del MUOS, (potente sistema satellitare americano e altamente dannoso per la salute delle persone) infatti, ha portato (e sta portando) i siciliani a chiedersi (ed è già un passo GIGANTESCO considerando l’indifferenza dei nostri conterranei) perchè questi americani usano la nostra isola per interessi loro, ma soprattutto: PERCHE’ SONO ANCORA QUI????
Ieri, attivisti NO MUOS hanno accolto “lo sbarco americano” a Gela con forti proteste, rifiutando questa militarizzazione forzata della Sicilia che ormai da 70 anni va avanti.
La nostra isola, è il loro parco giochi. E a farne le spese sono i siciliani.
Tanto di cappello agli attivisti che ieri hanno deciso di rispondere alla commemorazione, con una forte provocazione. Esiste quella parte di Sicilia, che non si arrenderà mai. Aldilà di tutto.
Figli di Sicilia
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